Abortire a Barcellona fino alla 22° settimana

Molte donne e soggettività altre scoprono di essere incinta e di non volere portare a termine la gravidanza oltre il limite consentito dalla nostra legislazione: 12 settimane, ovvero entro il 90° giorno di gestazione.
In Italia, dopo tale limite è previsto l’aborto terapeutico (ITG) in base a ragioni di ordine strettamente sanitario entro il 180° giorno solo nei seguenti casi (art. 6 legge 194/78):
a) quando la gravidanza o il parto comportino un grave pericolo per la vita della donna;
b) quando siano accertati processi patologici, tra cui quelli relativi a rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro, che determinino un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna.”

In altri paesi, invece, la legislazione sull’aborto consente l’IVG oltre tale limite senza dovere sottostare alle sopracitate condizioni.
Ad esempio in Catalogna (Spagna) è possibile abortire fino alla ventiduesima settimana per motivi di salute (fino alla 14esima, invece, senza dovere giustificare il motivo).

Dato che sono molte le persone che decidono di abortire all’estero, come si faceva un tempo in Italia quando l’aborto non era legale, abbiamo intervistato l’attivista Julia Gonzalez Puerta de L’Associació Drets Sexuals i Reproductius, un’organizzazione di Barcellona che ha dato vita alla piattaforma quieroabortar.org.

quieroabortar.org è il primo sito spagnolo nato dal basso e diventato un punto di riferimento per le persone che cercano informazioni sulle normative, i metodi e l’accesso all’IVG nelle diverse regioni spagnole, con tutti i riferimenti degli ospedali e delle cliniche private dove è garantito il servizio.

Le attivist3 de L’Associació, inoltre, hanno una linea telefonica per garantire l’accompagnamento all’aborto anche all3 persone che provengono da altri paesi ed per abortire in Spagna.