Il compito del ginecologo e della ginecologa
Il Dottor Giuseppe Vitrano ci spiega l’importanza dell’informazione e del dialogo con lə propriə professionista di riferimento e soprattutto sottolinea quanto sia fondamentale che lə ginecologə garantisca la libertà di autodeterminazione e l’assenza di giudizio.
“Non esiste un metodo contraccettivo migliore di un altro, ma esiste il contraccettivo migliore per la donna che abbiamo davanti e noi ginecolog3 cerchiamo di cucire, come un abito sartoriale, il trattamento giusto per la paziente che abbiamo davanti.”
La visita ginecologica serve ad accertare lo stato di salute degli organi genitali interni ed esterni quali vagina, utero, ovaie e tube di falloppio.
Il periodo migliore per lo svolgimento va dal 10° al 18° giorno dall’inizio del ciclo mestruale.
Si dovrebbe sottoporsi alla visita ginecologica almeno una volta all’anno.
Non richiede preparazione, né occorre depilarsi, i peli non sono un limite per la visita.
Non è dolorosa, specie se la muscolatura vaginale è rilassata.
La visita ginecologica si svolge in 3 momenti
1 -
Conversazione informale
Lə professionista rivolge delle domande allə paziente per avere informazioni sulla storia clinica, sessuale e personale della persona. In particolare si potranno affrontare argomenti quali:
Caratteristiche del ciclo mestruale (ultima mestruazione, età del menarca, durata, regolarità etc.)
Malattie, irregolarità mestruale in famiglia e storia clinica familiare (ipertensione, diabete, pcos, etc.)
Esigenza eventuale di iniziare ad adottare un metodo contraccettivo
Conosci i tuoi diritti: ricorda che hai sempre il diritto di chiedere il motivo della domanda che ti viene posta.
2 -
Esame Esterno
Dopo averti fatto accomodare sul lettino lə ginecologə procederà con l’osservazione e palpazione per controllare eventuali anomalie o alterazioni, infiammazioni o perdite.
Conosci i tuoi diritti: lə ginecologə dovrebbe informarti su ciò che sta effettuando e chiederti il consenso verbale, soprattutto prima di inserire strumenti nella vagina.
3 -
Esame Interno
L’esame interno può comporsi di diverse fasi, a seconda dell’approccio medico e dello scopo della visita, può prevedere:
Esame con lo speculum: lə ginecologə introduce lo speculum in vagina, si tratta di un piccolo divaricatore che consente di osservare meglio il collo dell’utero e le pareti vaginali, per accertarsi che non siano presenti eventuali anomalie.
Esplorazione vaginale: avviene con palpazione bimanuale (lə ginecologə inserisce due dita di una mano in vagina, mentre l’altra mano valuta dall’esterno l’utero e gli organi della piccola pelvi, premendo sul basso ventre). Lə ginecologə esplora la vulva, il basso addome e la mucosa vaginale, per valutare lo stato di salute di utero, ovaie e tube di Falloppio.
Ecografia transvaginale: lə ginecologə inserisce in vagina una sonda, rivestita di una plastica protettiva monouso cosparsa di lubrificante sterile. Serve ad avere una visione completa degli organi genitali dall’interno.
Pap-test: una volta inserito lo speculum, viene prelevata una piccola quantità di secrezioni e di cellule dal collo dell’utero tramite un’apposita spatola (cytobrush)
Ecografia ginecologica transaddominale: (generalmente in sostituzione all’ecografia transvaginale) avviene tramite il posizionamento di una sonda ecografica sull’addome e serve a valutare lo stato di salute degli organi pelvici.
Esame rettale: (meno frequente) lə ginecologə inserirà un dito nel retto, per apprezzare la parete posteriore dell’utero.
Conosci i tuoi diritti: anche chi non ha mai avuto rapporti sessuali penetrativi penieni o non penieni può fare una visita ginecologica interna ed effettuare il pap-test. Se hai paura di provare dolore, parlane con lǝ ginecolgǝ, tenendo a mente che la verginità è un costrutto sociale legato alla rottura dell’imene. L’imene è una membrana elastica e può anche non lacerarsi mai. L’inserimento in vagina di qualcosa – che sia un dito, un oggetto, un pene o uno speculum – non implica che proverai dolore!
Inoltre puoi:
– Chiedere allǝ ginecolgǝ che ti sta visitando di valutare se è possibile condurre una visita interna e/o un’ecografia transvaginale.
– Richiedere che venga utilizzato uno speculum più piccolo per effettuare il prelievo citologico per il pap-test
Al termine della visita lǝ ginecolgǝ descriverà ciò che ha verificato sia a voce che su carta, poi ti consegnerà il referto che dovrai conservare per le successive visite e che farà parte della tua cartella clinica.
Se durante l’esame ci sono segni di patologie, lǝ ginecolgǝ potrebbe invitarti a fare ulteriori indagini (colposcopia, tampone cervicale, biopsia endometriale etc.)
Se ti prescrive farmaci o contraccettivi, ti spiegherà come agiscono, quali sono le proprietà e le modalità di assunzione, nonché i possibili effetti collaterali.