Proteggersi da infezioni sessualmente trasmissibili – parola all’infettivologo

A chi non è mai capitato di andare a letto con unə sconosciutə?
Una delle preoccupazioni che abbiamo durante un rapporto sessuale occasionale è evitare una gravidanza indesiderata. Presə dal desiderio, se, da un lato, stiamo attentə al controllo del liquido seminale, dall’altro sottovalutiamo il rischio di essere contagiate da infezioni sessualmente trasmissibili. Vuoi perché prendiamo anticoncezionali quale pillola, anello o spirale, vuoi perché ci affidiamo all’inefficace “salto della quaglia”.

Il Dott. Tullio Prestileo, che a Palermo dirige l’U.O.C. di Malattie Infettive ARNAS presso l’Ospedale Civico-Benfratelli, e che quindi ne vede parecchi di pazienti infetti, ci mette in guardia: “abbiamo totalmente perso di vista il problema di tutte le infezioni sessualmente trasmissibili” Negli ultimi dieci anni la percentuale di persone che usa il preservativo, spiega il dott. Prestileo, va sempre più riducendosi: tra la popolazione sessualmente attiva, sono circa il 12-15% le persone che usano il preservativo.
Le infezioni sessualmente trasmissibili, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, sono causate da circa 30 patogeni differenti, tra batteri, virus, protozoi, e parassiti: Clamidia, Gonorrea, Sifilide, Ulcera venerea, HIV, Epatite B, Herpes genitale, Trichomonas, Scabbia, sono alcuni tra gli esempi di patogeni più noti, che si trasmettono attraverso qualsiasi tipo di rapporto sessuale (vaginale, anale, orale) tramite i liquidi organici infetti (sperma, secrezioni vaginali, saliva) o con il contatto diretto della pelle nella zona genitale, delle mucose genitali, anali e della bocca.
Il preservativo è la risposta, lo sappiamo, anche se facciamo spesso finta di non conoscerlo. Se non vogliamo più sentire parlare di contagi (soprattutto oggi) il monito – e non la paternale – è uno solo: stiamo attentə!

Intervista all'infettivologo - Dott. Tullio Prestileo